Il Systemic Event Design: per trasformare un evento circoscritto nel tempo in un cambiamento di paradigma a lunga durata
Vi abbiamo già fatto conoscere l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Oggi, sempre in occasione di Terra Madre – Salone del Gusto 2016 vogliamo presentarvi uno dei progetti più importanti che l’Università ha attivato per Slow Food sin dal 2006: il Systemic Event Design (SeeD).
Scopo principale del progetto sistemico è stato da subito la riduzione dell’impatto ambientale del Salone del Gusto, ma per i 30 anni di Slow Food si è deciso di allargare il concetto di sostenibilità anche a tematiche quali l’innovazione sociale, l’accessibilità all’esperienza culturale e l’impatto economico dell’evento sul territorio. L’applicazione di un progetto sistemico ha come obiettivo la realizzazione di un rapporto duraturo tra Salone e città di Torino che, a evento concluso, deve ereditarne tutti gli stimoli e lavorare per trasformarli in una sorta di “senso comune” condiviso tra tutti i cittadini.
Il primo e più visibile segnale di questa “sostenibilità a 360°” è certamente la sostenibilità ambientale di Terra Madre che, in collaborazione con Legambiente e Novamont, ha garantito il corretto smaltimento e riciclaggio di tutti i rifiuti, partendo già a monte con la selezione di piatti e bicchieri biodegradabili.
Anche gli stand sono stati realizzati in armonia con l’ambiente, grazie a materiali a basso impatto ambientale come il pallet in legno certificato Fsc e PeFc di Palm.
Una partnership con Iveco per il trasporto delle merci e con Gtt (società dei trasporti pubblici della capitale piemontese) per la mobilità delle persone, si sta lavorando per sviluppare strategie più consapevoli di mobilità e fruizione degli spazi per i cittadini.
Sul fronte dell’innovazione sociale, anche quest’anno gli organizzatori di Terra Madre si sono preoccupati di rendere accessibile ogni location e ogni evento alle persone con disabilità. Sono stati inoltre organizzati eventi specificamente per le famiglie atti a coinvolgere direttamente i bambini nelle decisioni familiari riguardo cibo e sostenibilità.
I Salotti Sociali sono un’altra novità: spazi di incontro e condivisione pensati proprio per i visitatori.
Insomma, anche Slow Food sa bene che il cibo non è un comparto chiuso della vita delle persone e delle economie dei Paesi, ma un vero e proprio sistema multi-stratificato che coinvolge quotidianamente ogni singolo cittadino. Cittadino che oggi sta finalmente smettendo di agire automaticamente e sta costruendo una consapevolezza critica di quanto peso ogni azione e ogni scelta che compie, sia economica che
culturale, abbia nell’intero sistema-mondo.
Mangio Bene Vivo Bene sposa questa filosofia e, proprio per questo, si impegna quotidianamente nella promozione di una corretta informazione in ambito alimentare e nel sostegno della cultura e delle tecniche professionali che si racchiudono nel concetto di Dieta Mediterranea.