Primavera è tempo di dieta! Qualche romantico pensa ancora che i mesi del risveglio della natura siano quelli dei nuovi sentimenti. È invece chiaro dalle vetrine di farmacie e parafarmacie e dai titoli delle riviste femminili e non che le storie del cuore hanno ceduto il passo ai trattamenti anticellulite, alle diete, alle guaine dimagranti e alle scarpe con suola massaggiante.
Ogni dieta fa la sua promessa così da intercettare l’interesse di chi deve perdere tanti o pochi chili, sgonfiarsi o rassodarsi. Ogni dieta propone il suo miracolo e nonostante le voci dei medici cerchino di farsi strada, gli strilloni e le miracolose proposte low-carb o low-fat restano più attraenti.
Di recente uno studio pubblicato sul Jama dimostra per l’ennesima volta, anche al netto di alcuni difetti metodologici, che i ricercatori sono ancora al lavoro e che la migliore proposta resta sempre affidarsi ad un professionista serio che una volta definito lo stato di salute insegni a seguire una dieta equilibrata basata sul modello della dieta mediterranea e a muoversi!
Low carb e low fat a confronto
Qual è l’effetto di una dieta sana a basso contenuto di grassi rispetto a una dieta a basso contenuto di carboidrati? Quali gli effetti nell’arco di 12 mesi? L’obiettivo dello studio uscito sul Jama era appunto determinare i risultati delle due diete.
Lo studio clinico randomizzato DIETFITS ha incluso 609 adulti obesi di età compresa tra 18 e 50 anni. I partecipanti sono stati randomizzati in due gruppi: dieta con pochi grassi e dieta con pochi carboidrati. La variazione di peso dopo un anno è stata di -5,3 kg per la dieta low fat e -6,0 kg per la dieta low carb.
In conclusione non è stata rilevata alcuna differenza significativa nel cambiamento di peso tra una dieta sana a basso contenuto di grassi rispetto a una dieta sana a basso contenuto di carboidrati, inoltre né il profilo genetico né la secrezione di insulina basale sono stati associati a differenze nella perdita di peso.
Qualche commento
Lo ha già sottolineato il New York Times in una recensione molto interessante di questo studio: mangiare molta frutta e verdura e consumare meno alimenti trasformati rimane il primo passo per iniziare a perdere peso.
Di certo si tratta di risultati che andranno approfonditi anche con altri studi che includano anche soggetti in leggero sovrappeso e che nel disegno prevedano l’inclusione di un gruppo controllo. Rimane comunque il fatto che lo studio del Jama richiama l’attenzione sulla insostenibilità dei miracoli delle diete privative di alcuni nutrienti.
E’ più facile cambiare la religione di un uomo che cambiare la sua dieta.
(Margaret Mead)
Di Francesca Antonucci*
Bibliografia e sitografia
What We Know (and Don’t Know) About How to Lose Weight. Aaron E. Carroll 2018. New York Times https://www.nytimes.com/2018/03/26/upshot/what-we-know-and-dont-know-about-how-to-lose-weight.html (accesso del 29.03.18)
Effect of Low-Fat vs Low-Carbohydrate Diet on 12-Month Weight Loss in Overweight Adults and the Association With Genotype Pattern or Insulin SecretionThe DIETFITS Randomized Clinical Trial. Gardner CD, Trepanowski JF, Del Gobbo LC, et al. JAMA. 2018; 319 :667-679.
*L’autore: Francesca Antonucci: prima ricercatrice, farmacista, autrice di testi di formazione e articoli scientifici. E ancora la formazione in comunicazione, diversi appassionanti corsi ed esperienze commerciali. Continuo con interesse e piacere la mia attività di writer e presto anche giornalista. All’attivo anche un blog personale per parlare di salute, alimentazione e ricette per dare un piccolo ma impegnato contributo alla buona e documentata informazione.