Gli italiani di oggi si curano di più

In fondo si sapeva, gli italiani hanno da sempre la fama di essere i latin lover d’Europa: la ‘’bella figura’’, la moda, gli occhiali da sole e il ciuffo ribelle alla Rocky Balboa hanno fatto conoscere al mondo quanto l’italiano curi la propria persona.

Però c’è curare e “curare”: la salute non si guadagna facilmente e per alcuni ormai è diventato un passatempo migliorare non solo l’armadio ma anche il proprio corpo attraverso lo sport e una dieta sana e variegata.

Questo il quadro che emerge dal Primo Rapporto sull’Economia del Benessere, un’indagine voluta da Philips e realizzata da DOXA, su un campione di 4.000 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni in 10 regioni d’Italia, che accende i riflettori sugli stili di vita e le abitudini di consumo degli italiani per la corretta alimentazione, l’attività fisica, la cura del corpo, dello stress e del sonno.

’impegno quotidiano di Philips, azienda leader nel settore dell’Health Technology, è quello di rendere migliore la vita delle persone mediante innovazioni tecnologiche significative”. spiega Simona Comandè, General Manager Philips Italia, Israele e Grecia.

Dalla ricerca emerge che oltre l’80% degli italiani valuta positivamente il proprio stato di salute, il 70% è sempre più attento alle scelte alimentari e più di uno su tre dedica almeno un quarto della propria giornata alla cura del corpo.

Dati che si riflettono anche nel paniere di spesa in benessere, che per oltre il 40% è riservato alla sana alimentazione, per il 24% alla cura del corpo e per il 20% all’attività fisica.

C’è da dire che l’italiano sull’alimentazione è avvantaggiato rispetto alla stragrande maggioranza delle altre nazioni, possedendo uno dei patrimoni culinari più spettacolari e invidiati del globo e per via della dieta mediterranea, inoltre la sensibilità è sempre più alta verso ciò che si mangia, ed emerge anche dal fatto che, nonostante il costante proliferare di locali in cui consumare pranzi e cene di ogni tipo, il 65% degli italiani predilige la preparazione dei cibi fatti in casa.

Ma per quanto riguarda l’attività fisica ancora non ci siamo.

L’Italia è tra gli ultimi Paesi europei in quanto a pratica sportiva: la classifica vede il ‘BelPaese’ quasi in fondo, in un gruppo assieme a Spagna e Portogallo che precede solamente Grecia e Bulgaria, fanalino di coda nel Vecchio Continente. E’ quanto emerso da uno studio in cui sono stati esaminati i livelli di attività fisica nei diversi paesi europei, pubblicato sulla rivista Open Access Library Journal da Antonio Monleon-Getino e colleghi dell’Università di Barcellona.

Lo stesso discorso non si può fare per i più giovani i ragazzi non sono così sedentari, soprattutto tra i 25 e i 34 anni: 8 persone su 10 fanno qualche attività fisica e 4 su 10 praticano uno sport (tra i preferiti running, fitness e nuoto). E se quasi il 40% è iscritto a palestre, corsi o piscine, ben il 31% dispone di app, software o altri supporti digitali utili a praticare attività sportiva.

E per concludere l’articolo non posso non nominare l’interesse degli italiani per il riposo.

Quando si parla di salute si pensa automaticamente al proprio letto, il recupero dell’equilibrio psicofisico sta diventando sempre più una necessità, considerata la quota di stress a cui gli italiani si sentono sottoposti: 1 su 3, infatti, dichiara di soffrirne spesso e le donne sono le più stressate (42% vs 22% di uomini).

Inevitabilmente lo stress ha anche ricadute sul sonno. Per curare l’insonnia e più in generale il sonno inquieto, sintomo che suona come campanello d’allarme per patologie come l’apnea del sonno e che interessa il 33% degli intervistati, gli italiani spendono 1,8 miliardi di Euro. Infatti, il 50% del campione utilizza rimedi tra cui tisane, prodotti erboristici, farmaci, integratori alimentari, prodotti omeopatici e fitoterapici. Seguono l’acquisto di strumenti per migliorare la qualità del sonno e il ricorso a specialisti, che assorbono rispettivamente 493 milioni di Euro e 354 milioni di Euro.

Quindi gli italiani sono sempre i soliti latin lover, ma con nuove generazioni più interessate allo sport e all’alimentazione, senza stressarsi troppo.

Un consiglio da amico, per i più sedentari che non hanno molta voglia di fare sport: fare shopping fa consumare circa 200 calorie all’ora al tuo organismo, dunque in tre ore di shopping e/o spesa, avrete bruciato l’equivalente di un’ora di nuoto.

A.B.

Autore dell'articolo: Redazione