Intervista al fondatore e CEO Marco Porcaro
L’Italia è in paese dei piccoli produttori, dei contadini esperti, che realizzano prodotti alimentari di altissima qualità, gustosi e salubri. Tutto il mondo riconosce ormai l’eccellenza dei nostri prodotti alimentari, eppure viviamo nel paradosso di non riuscire sempre ad acquistarli facilmente, a causa della vita frenetica che ci fa correre da una parte all’altra di città sempre più grandi (e non per forza ben collegate) e toglie tempo a un’attività fondamentale: la spesa.
Scegliere con calma i prodotti migliori, raggiungere un mercato rionale o – meglio ancora – un produttore locale non è sempre facile per tutti. Nella tecnologia però abbiamo trovato un’alleato: è Cortilia, la food-tech company Made in Italy che permette di acquistare on-line direttamente dai produttori e di ricevere la nostra spesa con la stessa velocità con la quale riceviamo un paio di scarpe da Zalando o un libro da Amazon!
Ma come funziona esattamente? Abbiamo intervistato il suo fondatore e CEO Marco Porcaro:
Come è nata l’idea di creare Cortilia?
Cortilia è una food-tech company che mette in contatto consumatori e produttori artigianali, per fare la spesa di prodotti alimentari e non solo (anche prodotti di bellezza e per la pulizia della casa), proprio come in campagna.
Lanciata commercialmente nel 2012, Cortilia nasce dalla mia passione per il cibo più genuino e per il mondo digitale ed è stata creata per rispondere alle esigenze di tutte le persone che ricercano sapori autentici, qualità a tavola e che prestano particolare attenzione ai modelli di acquisto e consumo consapevole, usufruendo allo stesso tempo di un servizio comodo, efficiente e facilmente personalizzabile.
Cortilia, è definita “food-tech company” del settore vendita e distribuzione online di prodotti alimentari freschi a filiera corta, quindi possiamo dire che, per molti versi, è il superamento dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidali). Come siete riusciti a superare i loro limiti, dalla scarsa digitalizzazione di organizzazione e ordini fino alla scomodità dei punti ritiro?
Sì è corretto. Partiamo proprio dall’esperienza dei GAS, che consentono di acquistare i prodotti direttamente dai produttori del territorio circostante, ma grazie all’alto livello di innovazione abbiamo superato i loro limiti di scarsa digitalizzazione e organizzazione.
In particolare, Cortilia ha lavorato molto per risolvere le problematiche legate ai tempi, ad esempio ha ridotto il lead time tra il momento in cui si fa un ordine e la consegna effettiva.
Inoltre Cortilia ha aggiunto un eccellente livello di servizio: gestiamo tutta la catena dal momento dell’ordine fino alla consegna direttamente in casa dei nostri clienti, dando la possibilità di scegliere anche il giorno e la fascia oraria in cui ricevere la spesa. Una bella comodità rispetto ai GAS che richiedono sforzi organizzativi impegnativi.
Dal 2012, anno della fondazione, a oggi, quanto è cresciuta Cortilia?
Cortilia è cresciuta moltissimo rispetto alla sua nascita. Prima di tutto per quanto riguarda le referenze in vendita: rispetto ai soli prodotti orto-frutticoli delle origini, oggi da noi è possibile fare una vera e propria spesa, compresi vino e birre artigianali, piatti pronti, pane, conserve, latte e formaggi, carne e pesce fresco, arrivando anche a prodotti per la cura della persona e della casa.
Secondo, Cortilia è cresciuta per quanto riguarda la distribuzione (sono aumentate le provincie che raggiungiamo) e ha innalzato notevolmente il livello del servizio: adesso è possibile ricevere la spesa a casa già la mattina successiva all’ordine e sono state ampliate le fasce orarie per la consegna: a Milano è possibile ricevere la Cassetta anche tra le 7:00 e le 8:00 del mattino e tra le 21:30 e le 22:30, consentendo anche ai lavoratori che trascorrono tutta la giornata fuori di avere la spesa a casa negli orari a loro più congeniali, prima di andare al lavoro o la sera dopo il rientro.
In quante città è attualmente attivo il vostro servizio?
Attualmente, il servizio di Cortilia è diffuso in Lombardia (nelle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Como, Pavia, Lodi, Bergamo e Brescia), in Piemonte (nella provincia di Novara e a Torino) e in Emilia-Romagna (Bologna, Modena), con l’obiettivo di espandersi in futuro.
Cortilia intende diventare un punto di riferimento per la spesa online a livello nazionale ed espandersi anche in Europa.
La reazione del pubblico è stata subito positiva o è stato necessario del tempo perché venisse ben compreso il progetto?
La reazione del pubblico è stata subito calorosa, soprattutto a Milano dove abbiamo trovato un bacino di utenza molto ampio e fidelizzato, molto interessato e ben predisposto alle novità del mondo digitale e questo ci ha consentito di crescere anche in altre città, esportando un modello di successo.
Chi sono i vostri principali clienti?
Il nostro “cliente tipo” è donna, di età compresa tra i 35 e i 50 anni di età, vive in città, ha un elevato livello socio-culturale, è impegnata nel lavoro, così come nella vita: è mamma, lavoratrice, attenta alle dinamiche sociali, rispettosa dell’ambiente, ama andare al cinema, teatro, visitare musei, è amante della buona tavola ed è attenta alla provenienza dei cibi, ma non ha il tempo di andare personalmente a fare la spesa dai migliori produttori, per queste ragioni Cortilia risponde perfettamente alle sue esigenze.
Come selezionate i produttori? Quali criteri devono rispettare?
I produttori agricoli e artigianali sono attentamente selezionati dal nostro team per essere in grado di garantire una qualità eccellente ai clienti: vengono scelti prodotti artigianali, coltivati e prodotti secondo principi di qualità, tradizione e sostenibilità e viene posta particolare attenzione alla tracciabilità e alla sicurezza dei prodotti, la cui provenienza viene sempre chiaramente indicata.
Effettuate controlli? Ogni quanto?
Facciamo controlli quotidianamente su tutta la merce in ingresso, differenziando le specifiche di controllo a seconda del prodotto soggetto a verifica.
Abbiamo rigidi parametri di controllo che determinano l’accettazione della merce: se il prodotto presenta non conformità, viene respinto. Unitamente a ciò e con cadenza mensile, eseguiamo delle campionature di prodotto, che sottoponiamo ad analisi di laboratorio, al fine di avvalorarne le qualità intrinseche della merce che distribuiamo. Allo scopo di implementare la qualità della nostra offerta, i dati raccolti dai controlli sono condivisi con i nostri fornitori, con i quali abbiamo scambi quotidiani per mantenere vivo il rapporto di fiducia.
E i produttori come vi hanno accolto?
La difficoltà più grande, soprattutto all’inizio, è stata riuscire a far capire cosa fosse Cortilia agli agricoltori più anziani.
Il gap generazionale era evidente, ma il tessuto di giovani imprenditori agricoli che gravita alle porte di Milano ci ha aiutati moltissimo. Il loro entusiasmo è servito a fare da traino per tutti gli altri e oggi sono loro, nella maggior parte dei casi, che ci vengono a cercare come canale di vendita dei loro prodotti, in quanto Cortilia consente loro di raggiungere un pubblico più ampio di quello che sarebbero in grado di raggiungere da soli.
In un Paese ricco di biodiversità, prodotti DOP e IGP, tradizioni regionali e ricette famose in tutto il mondo, quali sono le contraddizioni più aspre secondo nel settore dell’agroalimentare? E quali politiche e strategie si dovrebbero attuare per migliorare la situazione?
Il paradosso principale è proprio quello che stiamo vivendo negli ultimi tempi: l’allungamento indiscriminato della filiera, le private label della distribuzione, la lotta sui prezzi, alimentata anche da un consumatore scarsamente informato e guidato nelle scelte più dal prezzo che dalla qualità dei prodotti, hanno spinto l’agricoltore e piccolo produttore a vendere direttamente i propri prodotti sia presso le aziende agricole sia in numerosi e frequentissimi mercati agricoli in città con l’obiettivo di poter valorizzare al meglio il proprio prodotto.
Praticamente stiamo in parte assistendo ad una trasformazione degli agricoltori in commercianti che limita sempre di più il tempo dedicato alla campagna e alla produzione portando il modello ad un potenziale paradosso. L’agricoltore sta in città a vendere… ma chi sta in campagna a coltivare e a produrre prodotti di qualità? Siamo sicuri che il tempo dedicato alla vendita fuori dal sito della propria attività produttiva sia tempo di valore per il produttore?
Con Cortilia stiamo provando a rappresentare una possibile soluzione a questo paradosso. Siamo noi che, con il supporto del produttore, lavoriamo online per valorizzare il prodotto e il produttore e siamo sempre noi che ci facciamo carico dell’attività di distribuzione a domicilio, lasciando la possibilità all’agricoltore di dedicarsi alla sua attività principale e di partecipare eventualmente ad eventi di vendita diretta fuori dall’azienda agricola solo nei casi in cui ci sia un reale riscontro di valore.
Verso quale direzione sta andando Cortilia? Quali sono i progetti futuri?
Cortilia è una realtà in continua evoluzione e, come abbiamo già detto, si sta espandendo rapidamente; nel futuro, se continueremo a crescere a questi ritmi, continueremo a espanderci in Italia sicuramente e, perché no, anche all’estero non escludendo anche una crescita omnichannel.
Grazie dott. Porcaro e buon lavoro