In quest’epoca di fobie alimentari e strane diete, praticamente nessun alimento “tradizionale” è stato risparmiato dalle critiche: dalla carne alle farine, sembra che non ci sia niente che ci faccia davvero bene, inclusa la pasta!
Ma davvero il piatto più tipico della Cucina Italiana, quello che tutto il mondo conosce e cerca (spesso con scarsi risultati!) di imitare, fa male alla salute? Ovviamente no.
Viva i carboidrati!
La pasta è un carboidrato, termine che oggi spesso spaventa chi vuole mantenere la linea… ma averne paura è sbagliato!
Prima di tutto, i carboidrati sono una fonte di energia fondamentale per il nostro organismo, a partire dal cervello, e giocano, inoltre, un ruolo fondamentale nel buon funzionamento del sistema immunitario.
Grassi e proteine forniscono al corpo molte energie, ma se si eliminano dalla dieta i carboidrati si rischia la chetosi, ovvero un’ alterato metabolismo degli acidi grassi, che provoca un malessere generalizzato, dolori addominali e cefalee, e rischia di spingere il corpo alla disidratazione.
Dall’amido della pasta si libera poi il glucosio, fondamentale nutriente del cervello (che non può recuperare energia direttamente da proteine o grassi).
Insomma, all’interno di un regime alimentare bilanciato, la pasta è fondamentale.
I carboidrati complessi come la pasta aiutano a mantenere anche il buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio e la funzionalità dei reni.
La pasta aiuta a mantenere la linea
Dal punto di vista nutrizionale, 100 gr di pasta di semola di grano duro apportano circa 365 kcal (e quella integrale 335 kcal). La porzione media suggerita da medici e nutrizionisti è di 80 gr. Quindi, se la si condisce con un sugo leggero, un po’ di tonno o un mix di verdure non fritte, l’apporto calorico resta assolutamente entro i limiti raccomandati.
Ulteriore vantaggio: i carboidrati hanno bisogno di molto tempo per essere assorbiti. Questo prolunga il senso di sazietà e aiuta ad evitare di spizzicare troppo (e male) tra un pasto e l’altro.
La pasta mette di buonumore
Certo, per noi italiani mangiare è sempre sinonimo di convivialità, ma senza un piatto di pasta si rischia di non fare “davvero felici” tutti i commensali!
La pasta, infatti, alza i livelli di serotonina nel sangue, l’ormone del buon umore, e aiuta ad abbattere ansia e stress (che sono i principali nemici della nostra linea e della nostra salute psico-fisica!).
Una pasta per ogni necessità
Indubbiamente, fino a qualche anno fa, per celiaci, diabetici e tutte le presone con problemi insulinemici, mangiare un piatto di pasta non era semplice come lo era per gli altri.
Fortunatamente oggi il mercato si è aperto alle esigenze alimentari di tutti e sono molti i marchi italiani produttori di pasta che hanno inserito nella loro produzione la pasta senza glutine, le farine integrali, o a basso indice glicemico.
Quindi, godiamoci tutti il nostro piatto di pasta!