sport invernali e salute

SALUTE E SPORT INVERNALI, DAGLI ESPERTI IL VADEMECUM PER PREVENIRE E CURARE I FREQUENTI INFORTUNI SULLA NEVE

 Prestare attenzione alle condizioni atmosferiche, allenarsi per migliorare la condizione fisica e dotarsi delle giuste attrezzature. Sono questi alcuni dei consigli forniti dagli esperti per evitare spiacevoli infortuni legati agli sport invernali che ogni anno colpiscono oltre 30mila italiani. Tra le raccomandazioni c’è anche quella di affidarsi alle nuove tecnologie laser come Theal Therapy, utile a garantire guarigioni più rapide.

Si avvicina l’inverno, e come ogni anno circa 2,5 milioni d’italiani lasciano casa per godersi del meritato riposo sopra gli scii.

Godersi la neve praticando sport è molto utile per il benessere psicofisico, ma è proprio durante i mesi invernali che aumenta il rischio di infortuni a causa di una mancata preparazione atletica e inesperienza sul campo. Lo dimostra un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui nel 2017 sono state 30mila le persone che hanno subito incidenti sulla neve, di cui 25mila hanno necessitato di primo soccorso e circa 1100 di ricovero in ospedale. Un trend negativo che ha coinvolto sia atleti professionisti sia personaggi famosi: da Arnold Schwarzenegger, che si ruppe il femore sugli sci, ad Angela Merkel che si fratturò il bacino, fino ad arrivare alla caduta sugli scii di Michael Schumacher che lo portarono in coma. Ma quali sono le raccomandazioni per evitare tali infortuni e curarli al meglio? La prevenzione inizia a casa con un regime alimentare corretto, un periodo di allenamento e l’acquisto di attrezzature sportive sicure. Una volta scesi in pista è fondamentale osservare le condizioni meteo, fare stretching e rimanere idratati. Infine, in caso di infortuni, per ridurre i tempi di recupero gli esperti raccomandano l’utilizzo della laserterapia.

Proprio per questo è nata Theal Therapy, la terapia laser made in Italy di Mectronic che, sfruttando il mix perfetto di diverse lunghezze d’onda, adatta il trattamento in base a parametri fisiologici come età, dolore, fototipo e tipologia di tessuto. “Praticare sport invernali senza prima sottoporsi a un adeguato allenamento rende più frequenti il rischio di infortuni. La mia esperienza diretta m’insegna che chi pratica sci alpino tende ad essere maggiormente vittima di fratture agli arti inferiori, in primis al ginocchio, e di lesioni dei legamenti, come il crociato. Chi si dedica allo snowboard invece soffre più spesso di lesioni agli arti superiori come lussazione della spalla e frattura del polso – spiega il dott. Andrea Panzeri,  Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – Per questo l’ausilio di Theal Therapy, che più volte ho utilizzato nella mia clinica, diventa un valido alleato nella cura di questi infortuni grazie alla sua tecnologia laser che massimizza gli effetti terapeutici e riduce i tempi di recupero soprattutto in caso di patologie acuto-croniche. Il mio consiglio, in ogni caso, è sempre quello di seguire una corretta preparazione atletica e indossare attrezzature sportive consone alle attività da seguire, soprattutto per coloro che non sono sportivi professionisti ma decidono di sciare per hobby”.

Lo staff di Mangio Bene Vivo Bene ha preparato per voi 9 consigli per prepararsi al meglio ad affrontare sport invernali:

  1. SEGUIRE UN REGIME ALIMENTARE CORRETTO

Osservare un regime dietetico e salutare permette di affrontare al meglio sport invernali che richiedono un grande dispendio di energia.

 

  1. EQUIPAGGIARSI CON ATTREZZATURE SICURE E IDONEE

Utilizzare strumenti certificati e della corretta misura, come sci, scarponi e casco, risulta fondamentale per evitare infortuni agli arti superiori e inferiori.

 

  1. IDRATARSI PRIMA E DURANTE LE ATTIVITÀ SPORTIVE

Bere molta acqua prima di affrontare gli sport invernali permette di ristabilire l’equilibrio idrico del corpo.

 

  1. OSSERVARE LE REGOLE DELLA PISTA

Rispettare i regolamenti e seguire i consigli di maestri esperti è molto importante: gli infortuni più comuni riguardano infatti i neofiti che si dedicano agli sport invernali per hobby.

 

  1. PRESTARE ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE

Fare attenzione ai repentini mutamenti del meteo, al rischio di valanghe e ai forti abbassamenti di temperatura prima di scendere in pista.

 

  1. NON SCORDARSI DI FARE STRETCHING

Eseguire esercizi in grado di scaldare e allungare i muscoli consente di scongiurare stiramenti, strappi o semplici risentimenti.

 

  1. AFFRONTARE UN PERIODO DI ALLENAMENTO FISICO

Per evitare spiacevoli infortuni è fondamentale effettuare un periodo di allenamento nei mesi precedenti alla stagione invernale, migliorando il proprio benessere psicofisico.

 

  1. IN CASO D’INFORTUNIO UTILIZZARE LA LASERTERAPIA

L’ausilio del laser Theal Therapy si è rivelato estremamente utile nella cura e nel recupero in tempi più rapidi di patologie acuto-croniche.

 

  1. NON ENTRARE NELLE ‘’PISTE NERE’’

Molti infortuni sono causati da persone inesperte che per curiosità hanno provato a completare una ‘’pista nera’’, ovvero un percorso molto difficile consigliato solo agli sciatori esperti, ovviamente sono sconsigliati anche i percorsi non segnalati.

 

Riguardo a quest’ultimo consiglio vogliamo soffermarci per farvi conoscere la logica delle piste:

Le piste nere

Si tratta di piste che presentano “muri” con pendenze superiori al 40%. Le pendenze massime delle piste nere sono pari al 75%, vere e proprie vertigini piuttosto difficili da affrontare, se non da sciatori esperti. Un fattore che le rende ancor più difficili riguarda la difficoltà di batterle al meglio garantendo un fondo liscio e senza avvallamenti o gradini, cosa fattibile solamente con gatti delle nevi dotati di verricelli.

Spesso i muri più impegnativi hanno anche un fondo impegnativo, per il motivo appena descritto, ma anche perché gli sciatori non in grado di condurre le curve su terreni così pendenti tendono a “grattare” scoprendo lastre di ghiaccio che rendono tutto ancor più difficile.

Spesso le piste nere sono tali solo perché presentano brevi tratti con pendenze elevate. Le piste più interessanti per lo sciatore evoluto sono quelle che presentano pendenze elevate per lunghi tratti.

Solo per ricordarne alcune: la Gran Risa, in Alta Badia; la Silvester e le nuove piste adiacenti a Plan de Corones; la Spinale direttissima e la Canalino 5 Laghi a Madonna di Campiglio, con i loro muri al 70% di pendenza; le piste sulle Tofane e la Forcella Staunies a Cortina; la Tulot a Pinzolo, la Stelvio a Bormio, la Nera Folgarida a Folgarida, la Tre a La Thuile e la Pancugolo a Madonna di Campiglio (pista più ripida d’Italia con il 75% di pendenza massima)…

La pista più pendente d’Europa è la Grand Couloir di Courchevel (80% di pendenza), ma non è battuta dai gatti delle nevi; la pista battuta più ripida è la Harakiri a Mayrhofen, in Austria, con il 78% di pendenza.

Nulla comunque in confronto allo “sci ripido“, ovvero i fuoripista più estremi, dove si parte dai 40 gradi (83% di pendenza) fino ad arrivare ai 60 gradi (173% di pendenza!).

E’ ovviamente sconsigliato a tutti gli sciatori inesperti o di livello intermedio addentrarsi in questa ultima pista, sono infatti gravi gli incidenti e spesso mortali.

 

 

AUMENTIAMO LA SICUREZZA

Come appena letto, la prevenzione deve partire da casa, nessuno infatti vorrebbe trasformare quei pochi giorni di vacanza in un vero proprio incubo, quindi seguite con attenzioni i 9 consigli rilasciati qua sopra.

Una parte fondamentale per prevenire gli incidenti però deve essere da parte degli impianti sciistici che hanno l’obbligo di pulire le piste, imbottire le barriere frangivento e di aggiungere eventuali segnali di pericolo in tutte le lingue ed ovunque ce ne sia bisogno.

Dovrebbe essere così, eppure a pagare per queste dimenticanze sono state persone innocenti, spesso bambini, come Emily Formisano, di 8 anni, è entrata insieme alla madre in una pista nera per colpa dei cartelli scritti solo in tedesco, nemmeno in inglese, e la madre, insieme alla figlia non percependo il pericolo si è schiantata contro un albero pochi minuti dopo

Oppure Camilla Compagnucci, 9 anni, romana, morta sbattendo contro le barriere frangivento in Val di Susa il 2 gennaio scorso.

Queste morti sono assolutamente ingiuste quanto evitabili, e dobbiamo migliorare la sicurezza sugli impianti per proteggere specialmente i bambini che non pensando ai veri pericoli, giocano nella neve, e così dovrebbe essere.

Quindi mi raccomando, andare a sciare è un piacere ed un ottimo momento per restare in salute divertendosi, ma bisogna prestare attenzione, specialmente se siete poco esperti, preparandosi da casa e scegliendo piste serie e sicure senza esagerare.

 

A.B.

Autore dell'articolo: Redazione