Patatine fritte, patate al forno, ma anche “come fritte ma al forno”: in altre parole tutto e il contrario di tutto!
Il punto principale della questione è:
anche supponendo di friggere con l’olio giusto, senza raggiungere il punto di fumo le patatine hanno un elevato contenuto di acrilammide. Sostanza genotossica e cancerogena che si forma da zuccheri e aminoacidi durante la cottura, grazie alla reazione di Maillard. Quest’ultima però è la stessa che dobbiamo ringraziare, oltre che per la crosticina golosa e croccante dei fritti, per duratura del cibo e delle patate al forno! La reazione avviene a temperature superiori 120 gradi e se si lascia che le patate al forno abbiano anche un leggero aspetto “bruciacchiato” si perde il conto della quantità di acrilammide che si forma!
A tavola, dunque, vale sempre la stessa regola: la moderazione!
Una porzione di patatine fritte una volta al mese e talvolta anche meno si può considerare sicuro quanto mangiare le patate al forno, più rilevante è lo stile di vita che nel complesso si conduce!