La scherma

Introduzione e storia

L’origine di questa forma di combattimento risale all’età del bronzo quando, per la prima volta nella storia, l’uomo si dedicò alla metallurgia.

La scherma è uno sport ricco di fascino, eleganza e tradizione, ed anche uno dei più antichi.

Questa arte marziale europea comprende tre diverse discipline, con l’utilizzo di una diversa arma: fioretto, sciabola e spada.

A seconda della tipologia di arma utilizzata lo stile di combattimento e le regole variano sensibilmente, tanto che ogni disciplina si può considerare uno sport a se stante.

Le gare di scherma si svolgono su particolari pedane, che ospitano un campo di gara lungo 14 metri e largo due.

Gli schermidori indossano una tuta protettiva di colore bianco, un corpetto imbottito e una maschera da portare sul viso. La maschera è dotata di una maglia di acciaio, mentre le divise sono realizzate con materiali leggeri, ma resistenti.

Le armi utilizzate nella scherma sono collegate a sistemi di rilevazione elettronici delle stoccate che permettono di evidenziare quando un colpo va a segno.

 

Fisiologia e attività fisica

I requisiti fondamentali per gli schermidori sono riflessi, agilità e velocità.

I duelli di scherma sono, infatti, manifestazione di strategia e tattica, tanto da essere definiti come scacchi da giocare con i muscoli.

La scherma è un’attività anaerobica, ed è certamente uno sport asimmetrico, per questo è necessario compensare il lavoro svolto dall’arto dominante con una ginnastica specifica per l’arto controlaterale.

I muscoli più sollecitati sono il quadricipite della gamba che, nella posizione di guardia, è posta davanti, ma tutti i muscoli degli arti inferiori sono largamente coinvolti nei rapidissimi cambiamenti di direzione che lo schermitore effettua muovendosi lungo la pedana.

La muscolatura addominale e quella dorsale sono utilizzate per ritrovare continuamente l’equilibrio sia nei tentativi di evitare la stoccata che in quelli per portarla a segno.

Il braccio, ma soprattutto l’avambraccio uniscono la forza alla destrezza per poter effettuare i fini movimenti di finte, controfinte, attacchi e parate che lo schermitore utilizza per colpire l’avversario.

 

Allenamento Fisico

L’allenamento atletico deve dividersi in

– sviluppo della forza, ottenuto mediante l’uso di macchine ergometriche (come legpress e leg extension) finalizzato all’aumento delle masse muscolari degli arti inferiori.

Sono molto importanti esercizi di pliometria (che comportano la condizione di contrazione-allungamento) per sviluppare, da parte del muscolo, la capacità di usufruire dell’energia elastica.

– sviluppo della velocità, su brevi distanze.

– sviluppo della resistenza


Benefici 

Praticando scherma, si sviluppano notevolmente fantasia e creatività, poiché bisogna essere in grado di trovare velocemente soluzioni, in un continuo adattamento alle mosse dell’avversario.

Si sviluppa una costanza e una perseveranza senza eguali, alla ricerca del gesto tecnico perfetto e senza sbavature.

Dal punto di vista invece più fisico, ci sono aspetti più legati allo sviluppo motorio come la coordinazione, la reattività, riflessi pronti.

A questo proposito Alberto Franchini (istruttore nazionale di scherma), dice: “Il beneficio più grande che mi ha dato la scherma è sicuramente avere dei riflessi prontissimi e una velocissima capacità di reazione. Me ne accorgo nitidamente stando alla guida: vedo le cose prima degli altri, quell’ attimo prima che mi consente di agire di conseguenza e salvarmi la vita”.

Anche dal punto di vista affettivo la scherma apporta dei vantaggi: il rapporto con il proprio maestro è molto speciale, egli non è un allenatore normale, infatti, lezione dopo lezione, la complicità tra maestro e allievo cresce sempre di più.

Bisogna avere coraggio, per fare scherma. Bisogna saper accettare le sfide, e le vittorie, e le sconfitte. Bisogna saper rispettare l’avversario, chiunque egli sia. Che sia alto, basso, magro, grasso, intelligente o stupido. Perché, in fondo, in pedana, si combatte sempre alla pari.

 

A.B.

 

EDIT

Noi della redazione di MangioBeneVivoBene ci uniamo a tutti gli italiani che hanno festeggiato il recente successo della nostra nazionale femminile alla Coppa del Mondo 2018, trascinata dalla straordinaria “Bebe” Vio!

Autore dell'articolo: Redazione