Di Francesca Antonucci*
Alzi la mano chi non ha mai pensato – o forse è meglio dire sperato – che caviale, ostriche e cioccolato extrafondente fossero alimenti afrodisiaci?
Ai sostenitori di questa convinzione si aggiungono di certo anche quelli che nutrono più di qualche dubbio perché dopo aver offerto una costosa cena sono comunque andati in bianco: in fondo in fondo rimane la speranza di aver solo sbagliato la dose!
Proviamo a fare un po’ di chiarezza su questo argomento, che comunque sia resta “leggero”: l’esistenza o meno di un cibo afrodisiaco in cui riporre le speranze per una serata è una credenza che non fa male a nessuno (i.e. se ci si limita al cibo!).
Quali sono gli alimenti afrodisiaci?
Per avere un elenco dettagliato si può fare a meno di una meticolosa ricerca bibliografica, basterà fare una puntatina in edicola per scoprire tra un titolo e l’altro che:
- cannella, zenzero, peperoncino e zafferano sono spezie considerate afrodisiache;
- mandorle, asparagi, banane, tartufo, aglio, cipolla, finocchio e rucola sono tra la frutta e gli ortaggi i più consigliati;
- frutti di mare, ostriche e caviale, la fanno da padrone tra gli alimenti “caldi”.
All’elenco si aggiungono i superfood di importazione, affascinanti già di per sé per quell’aria di antica tradizione che li accompagna: tra gli altri il ginseng e il maca, una radice peruviana che cresce solo in alta quota, dai 2000 ai 4000 metri.
Chiude l’elenco il cioccolato extrafondente che comunque vada è quasi doveroso servire: la soddisfazione del palato se non altro mette di buon umore!
Chi non avrebbe voglia di realizzare un intero menù con tutti questi ingredienti per verificare in prima persona il potenziale afrodisiaco?
Da cosa nasce la tradizione dei cibi afrodisiaci
Lunga storia questa. Un noto proverbio latino, del commediografo Publio Terenzio (190-185 a.C. – 159 a.C. ), ricorda: “Sine Cerere et Bacco friget Venus”, ossia senza Cerere, dea delle messi, e Bacco, dio del vino e della vendemmia, Venere, divinità dell’amore, langue!
La tradizione dei cibi afrodisiaci non ci ha mai lasciato: una loro famosa sostenitrice è stata anche Caterina Sforza che nel suo “Ricettario di bellezza” del 1400 svelò i segreti per i “debilitati e frigidi”. Alcuni ingredienti afrodisiaci suggeriti dalla famosa contessa sono indicibili!
Comunque sia: all’esistenza del cibo dell’amore ci abbiamo sempre creduto!
Cosa dice la ricerca
Gli studi in questo senso non mancano, magari sono fatti su campioni molto ridotti o si tratta di risultati ottenuti con i ratti in laboratorio, comunque la letteratura qualcosa propone.
Per il maca, il ginseng, l’aglio e tutti gli altri qualche dato potrebbe essere considerato incoraggiante, ma siamo lontani da poter affermante che siano efficaci.
Anche per cacao e cioccolato fondente si può dire la stessa cosa: la feniletilamina in essi contenuta potrebbe indurre sensazioni piacevoli e influire sulla concentrazione della serotonina e delle endorfine nel cervello, aumentando così il tono dell’umore e gli impulsi sessuali. Il campo di ricerca resta aperto e interessante ma ad oggi non si possono fare affermazioni conclusive.
Più sicuro trascorrere una serata piacevole, animare in modo interessante la conversazione, condividere un pasto in un ambiente accogliete e affidarci a quel “non so che di affascinante” che farà scattare la scintilla della passione!
Ma…
La mente distrugge le nostre illusioni, e il cuore le ricostruisce da capo.
(Paul Rée)
Bibliografia
Cocoa and chocolate consumption – are there aphrodisiac and other benefits for human health? Afoakwa E.O. South African Journal of Clinical Nutrition 2008; 21: 107 – 113.
Is the hype around the reproductive health claims of maca (Lepidium meyenii Walp.) justified?
Beharry S, et al. J Ethnopharmacol. 2018 Jan 30;211:126-170.
Fingerroot, Boesenbergia rotunda and its Aphrodisiac Activity. Ongwisespaiboon O, Jiraungkoorskul W. Pharmacogn Rev. 2017; 11: 27-30.
Natural aphrodisiacs. Shamloul R. J Sex Med. 2010; 7: 39-49.
Natural Aphrodisiacs-A Review of Selected Sexual Enhancers. West E, et al. Sex Med Rev. 2015; 3: 279-288.
Aphrodisiac properties of Allium tuberosum seeds extract. Guohua H, et al. J Ethnopharmacol. 2009; 122: 579-82.
*L’autore: Francesca Antonucci: prima ricercatrice, farmacista, autrice di testi di formazione e articoli scientifici. E ancora la formazione in comunicazione, diversi appassionanti corsi ed esperienze commerciali. Continuo con interesse e piacere la mia attività di writer e presto anche giornalista. All’attivo anche un blog personale per parlare di salute, alimentazione e ricette per dare un piccolo ma impegnato contributo alla buona e documentata informazione.