Ricercatrice premiata per studi su miglioramento genetico del grano
Riconoscimento internazionale per il ruolo primario del CREA nella ricerca al femminile sul miglioramento genetico dei frumenti in Italia.
Anna Maria Mastrangelo, ricercatrice del CREA Cerealicoltura e Colture Industriali di Bergamo, si è posizionata al secondo posto, dopo una concorrente del Regno Unito, nella prima edizione del Premio “Carlotta Award 2018“, consegnato il 14 e 15 giugno 2018, nell’ambito del convegno internazionale “Wheats&Women”, presso la sala Marconi del CNR, piazzale Aldo Moro 7, in Roma. Il riconoscimento istituito da ENEA e Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, premia giovani scienziate impegnate nella ricerca sul grano, tra gli alimenti principali nella dieta della popolazione umana.
Il premio è intitolato a Carlotta Parisani, moglie e collaboratrice del grande genetista Nazareno Strampelli, che ha dato un importante contributo allo sviluppo agricolo ed economico del Paese nei primi del ‘900, con i suoi incroci rivoluzionari e i successi conseguiti nello sviluppo varietale del grano.
In particolare, è stato riconosciuto l’impegno della ricercatrice del CREA, che ha operato per oltre 15 anni presso il Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia, per l’individuazione e la mappatura di geni coinvolti nella resistenza del grano duro agli stress ambientali, come siccità, eccesso di sale e malattie. Da diversi anni la Dott.ssa Mastrangelo è coordinatrice di un progetto finanziato dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) in collaborazione con l’Università del Minnesota e la Washington State University. Nell’ambito di tale progetto, si è concentrata sullo studio delle malattie fungine del grano al fine di identificare fonti di resistenza e geni che consentano alle nuove varietà di grano di essere più produttive in campo.
Giulio Viggiani – Ufficio Stampa CREA www.crea.gov.it – https://www.facebook.com/CREARicerca/