Le principali agenzie italiane hanno subito dato grande risalto alla notizia del voto del 12 aprile… leggiamo alcuni “lanci” con i commenti dei più significativi attori coinvolti
Parlamento Ue boccia profili nutrizionali, Made in Italy esulta (Askanews)
Milano, 12 apr. (askanews) – Il Parlamento europeo con una votazione ha formalmente invitato la Commissione a riesaminare la base scientifica, l’utilità e la fattibilità, del regolamento n° 1924/2006 sui claims nutrizionali e salutistici e quindi di conseguenza indirizzandola ad abolire il concetto dei “profili nutrizionali“, che sono alla base del sistema – che i produttori italiani definiscono “famigerato” – dei “traffic lights”, ossia dei semafori nutrizionali, utilizzati nel Regno Unito.
Nei giorni scorsi Federalimentare e Coldiretti avevano scritto agli eurodeputati per sottolineare quanto il voto fosse importante: “È in pericolo – si legge nella lettera inviata – la sopravvivenza della nostra tradizione alimentare, che ha reso e rende famoso il Made in Italy nel mondo. Siamo arrivati all’assurdo che il latte o l’olio di oliva extravergine, alimenti nobili, sono bollati di rosso mentre un drink light può fregiarsi di un bollino verde.
Il Parlamento ha bocciato il sistema dei “profili nutrizionali” principalmente per tre motivi: I profilinutrizionali non hanno un vero fondamento scientifico. Essi costituiscono un tentativo di classificare i singoli alimenti secondo la loro composizione nutrizionale (relativamente al contenuto di sale, zucchero e grassi). Già nel 2008, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha riconosciuto i “limiti scientifici” del ricorso ai profili nutrizionali, precisando che “essi non tengono in alcun conto i cambiamenti del contenuto nutrizionale che si verificano durante la cottura o la preparazione degli alimenti, come l’aggiunta di grassi, zuccheri o sale, né considerano la frequenza e i modelli di consumo”.
Da un punto di vista economico, le soglie stabilite da eventuali profili nutrizionali sarebbero suscettibili di generare conseguenze distorsive sulla competitività di vari settori della filiera agro-alimentare europea. Esemplare il caso delle eccellenze italiane DOP, IGP e STP, minacciate, per esempio, dal sistema di etichettatura “semaforico”. Il concetto di profili nutrizionali creerebbe di fatto una “lista UE di cibi buoni e cattivi”, fornendo così un potente strumento per giustificare l’imposizione di tasse supplementari o altre forme di restrizione (tra cui anche l’etichettatura a semaforo) per tutti quegli alimenti che non rientrano nei parametri stabiliti dai profili.
Studi recenti condotti nel Regno Unito hanno dimostrato una diminuzione in termini di quote di mercato e di vendite, sia in termini di valore che di volume, per gli alimenti con il bollino rosso dell’etichettatura a semaforo Da un punto di vista giuridico, con l’attuale quadro legislativo e in particolare le disposizioni sull’etichettatura nutrizionale obbligatoria introdotte dal nuovo Regolamento (UE) n.1169/2011 relativo alle “informazioni alimentari ai consumatori”, i profili nutrizionali sono superati. Infatti, grazie a questo Regolamento, entrato in vigore il 13 Dicembre 2014, i cittadini europei già trovano sull’etichetta di tutti i prodotti, in modo chiaro e leggibile, tutte le informazioni nutrizionali necessarie per poter compiere scelte d’acquisto responsabili.
UE: COLDIRETTI “STOP ETICHETTA A SEMAFORO SALVA 60% MADE IN ITALY” (Italpress)
ROMA (ITALPRESS) – “La bocciatura dell’etichetta a semaforo salva le esportazioni delle principali denominazioni Made in Italy, dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano e Grana Padano, ma anche gli oli extravergine di oliva, la mozzarella o le nocciole che sono tra le vittime illustri della normativa adottata ingiustamente dal Regno Unito che colpisce il 60% delle produzioni italiane”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il parere del Parlamento europeo che si e’ espresso sulla Relazione Kaufmann relativa al programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione europea, nella quale si invita la Commissione a “riesaminare la base scientifica, l’utilità e la fattibilità del regolamento 1924/2006 nonchè eventualmente a eliminare il concetto di profili nutrizionali“, ovvero quelle soglie tecniche di determinati nutrienti “critici” (come grassi, grassi saturi, zuccheri, sale). “Fino ad ora, nonostante la prescrizione del Regolamento in questione di esprimersi entro il 2009, la Commissione non ha mai dato seguito alla loro definizione e ha di fatto tollerato la decisione della Gran Bretagna di far adottare tale sistema dal 98% dei supermercati inglesi con un ostacolo alla libera circolazione delle merci che sta mettendo in pericolo alcuni settori cardine dell’export Made in Italy. Si tratta – spiega la Coldiretti – di una informazione visiva sul contenuto di nutrienti con i bollini rosso, giallo o verde ad indicare il contenuto di nutrienti critici per la salute. La segnalazione sui contenuti di grassi, sali e zuccheri non si basa sulle quantità effettivamente consumate, ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze”.
UE: MARTINA “BOCCIATURA ETICHETTA A SEMAFORO E’ SUCCESSO DELL’ITALIA” (Italpress)
(ITALPRESS) – Il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza per la revisione del regolamento n° 1924/2006 sui claim nutrizionali e salutistici alla base del sistema della cosiddetta ‘etichettatura a semaforo’. “Siamo sempre stati in prima linea contro il sistema di etichettatura a semaforo, che penalizza i nostri prodotti agroalimentari di qualità. Lo abbiamo ribadito – ha affermato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina – anche in recenti Consigli dei Ministri europei, con l’appoggio di 15 Paesi”. “Il voto di oggi in Parlamento europeo e’ un successo che l’Italia ha costruito facendo squadra. Abbiamo unito le filiere produttive, quelle agricole e collaborato costantemente con i nostri parlamentari, a partire da Paolo De Castro. Ora ci aspettiamo che la Commissione Ue faccia un salto di qualità concreto su questo piano. Lo dobbiamo soprattutto – ha concluso il ministro – ai consumatori, che vengono tratti in inganno da questi sistemi basati su criteri discutibili. Non e’ ammissibile che le nostre aziende che lavorano sulla qualità e producono alcuni dei prodotti cardine della Dieta mediterranea vengano penalizzate, mentre invece le bibite gassate ‘light’ ricevono il bollino verde. L’Italia andrà avanti con determinazione”.
Etichetta: Toia (Pd), è vittoria eurodeputati italiani (ANSA)
(ANSA) – STRASBURGO, 12 APR – “La vittoria ottenuta oggi in plenaria con la bocciatura di un fuorviante sistema di etichettatura dei prodotti alimentari è una prova di compattezza degli eurodeputati italiani e di tutto il sistema Paese”. Questo il commento della capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia, dopo il voto di oggi che rimette in discussione la base scientifica dei cosiddetti ‘profili nutrizionali‘ nella normativa Ue. Per Toia quella di oggi rappresenta anche “una vittoria per il made in Italy”. “E’ stata infatti approvata – riferisce la capodelegazione degli eurodeputati Pd – dopo un lungo lavoro portato avanti in primo luogo dalla nostra delegazione, una proposta di risoluzione che chiede alla Commissione europea di abrogare l’articolo 4 del regolamento comunitario 1924/2006 attraverso cui, se pienamente in vigore, verrebbero definiti ed etichettati i cibi in commercio attraverso i cosiddetti profili nutrizionali“.
Etichetta: Federalimentare, Italia in testa vinto battaglia (ANSA)
(ANSA) – ROMA, 12 APR – “Un risultato straordinario perché si tratta della prima battaglia contro i semafori alimentari, che ha visto l’Italia in prima fila, vinta da una delegazione del Sud Europa”. Lo afferma il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, dopo il no dell’Europarlamento al sistema inglese dell’etichetta ‘a semaforo’. “Con questo sistema – aggiunge Scordamaglia – tutte le eccellenze e i prodotti principali della dieta mediterranea venivano colpiti dai bollini rossi, un’evidente contraddizione con il sistema delle Denominazioni europee che ne riconosce bontà e sicurezza”. “Questa – aggiunge Scordamaglia – è l’ennesima dimostrazione che solo giocando compatti si ottengono i più grandi successi e che quando la filiera italiana si muove unita e supportata dalle nostre istituzioni, e soprattutto degli europarlamentari del nostro Paese, non esistono battaglie che non si possano vincere”. “Altre ancora ne abbiamo da fare, non dobbiamo mollare e introdurre con norme nazionali quelle che pensiamo di non riuscire a ottenere in Europa – conclude Scordamaglia – Chiediamo cose giuste e di buon senso e la Commissione non può dirci no o deresponsabilizzarsi lasciando la palla agli Stati membri, come purtroppo fa sempre più spesso”.
Codacons: Bene Europarlamento su no a ‘semaforo’ alimentare (Lapresse)
(LaPresse) – Bene per il Codacons la decisione dell’Europarlamento che ha bocciato il sistema inglese dell’etichetta a ‘semaforo’ sugli alimenti. “Fin da subito abbiamo contestato questa misura, ravvisando profili di danno per i consumatori – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – il semaforo in etichetta, infatti, rappresenta una semplificazione estrema con effetti negativi per tutti (agricoltori, utenti, e Made in Italy), in quanto fuorviante ed ingannevole per i consumatori. Il messaggio lanciato dal semaforo è che alcuni prodotti facciano male a prescindere, senza tenere conto delle quantità consumate”. “Così facendo si confondono i consumatori e si arreca un danno ai produttori di determinati alimenti, come olio d’oliva, prosciutto e formaggi, tutti prodotti dove l’Italia primeggia rispetto al resto del mondo”, conclude Rienzi.