Proseguono le nostre interviste ai “protagonisti”della vittoria italiana in difesa del Made in Italy e contro la pratica delle “etichette a semafori” UK. Oggi abbiamo sentito l’Avvocato Carlo Rienzi, presidente della storia organizzazione di tutela dei consumatori Codacons…
Presidente, il voto di Bruxelles sulle etichette a semaforo è stato un successo italiano: abbiamo giocato di squadra, associazioni di cittadini, produttori, istituzioni… tutti uniti verso un unico obiettivo. Pensa che questo modello vincente si possa replicare su altri tavoli e altri dossier?
In verità da tempo agricoltori e consumatori lavorano di comune accordo per raggiungere obiettivi comuni. Si pensi alla guerra del latte, all’etichettatura, alla tutela del made in Italy. Addirittura Codacons e Coldiretti, attraverso un esposto comune, hanno indotto l’Antitrust ad indagare sui prezzi di vendita del latte imposti agli allevatori dalle grandi multinazionali. Le battaglie che vedono uniti consumatori e coltivatori sono molto utili, perché spesso situazioni critiche che riguardano il mondo dell’agricoltura finiscono per danneggiare i consumatori, sotto il profilo dei prezzi o della qualità dei prodotti. Quindi certamente come Codacons siamo e saremo ancora in prima fila nel tutelare l’agro-alimentare italiano.
Siamo tutti concordi sui limiti e criticità del sistema delle etichette a semaforo… quali iniziative concrete possono invece aiutare davvero a combattere la piaga dell’obesità?
Informare su una alimentazione corretta a partire dalle scuole. Incrementare le indicazioni contenute dalle etichette, rendendole più visibili e con maggiori informazioni. Vietare le pubblicità di merendine, bibite gassate e prodotti dolci dedicati ai giovani, che possono portare a comportamenti alimentari scorretti e indurre le mamme in errore.
Quella dell’etichetta a semaforo non è il solo problema che i nostri prodotti di qualità incontrano in Europa a livello normativo e non solo… cosa può fare – in concreto – il cittadino / consumatore?
Informarsi. Le etichette dei prodotti alimentari possono dirci molto sul bene che stiamo acquistando. Anche quando vediamo su un alimento immagini che riconducono alla italianità del cibo, prendiamo l’abitudine di leggere l’etichetta: potremmo così scoprire che l’olio che stiamo acquistando riporta si l’immagine dell’Italia, ma è realizzato con olive tunisine o spagnole. Acquistare prodotti “Made in Italy” in modo consapevole aiuta la nostra economia, i coltivatori e gli agricoltori italiani, e ci dà maggiori sicurezze sulla qualità del cibo che mettiamo sulle nostre tavole.
Grazie, Avvocato, e buon proseguimento nel vostro utile lavoro per tutelare noi consumatori!