Spesso si citano “raccomandazioni” dell’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per giustificare una guerra massimalista e “cieca” a certi tipi di alimenti.
Ma un importante report pubblicato sul “Journal of Clinical Epidemiology” ha evidenziato come le raccomandazioni emanate dall’OMS non siano correttamente diffuse: spesso sono basate su studi con affidabilità bassa o molto bassa. La ricerca ha esaminato tutte le Linee Guida dell’OMS pubblicate negli ultimi anni e ha rilevato che su 456 raccomandazioni OMS, oltre la metà classificate come ‘forti’ erano basate invece su studi di qualità bassa o molto bassa. Come possono essere ritenute affidabili…? Ad esempio, nel recente report sull’introito di zuccheri aggiunti nella dieta di adulti e bambini, le raccomandazioni sono state stilate prendendo in esame 4 studi osservazionali degli anni ’60 (!), svolti in Giappone che indagavano l’insorgenza di carie dentali…! Le raccomandazioni ‘condizionali’ sono redatte dall’OMS quando non ci sono certezze sull’equilibrio tra rischi e benefici o svantaggi nell’adozione della raccomandazione. Quindi: quali “lezioni” dovremmo accettare dall’OMS nei paesi che sono la patria del mangiar bene, del gusto e del benessere? Leggi di più a proposito di OMS, C’E’ DA CREDERCI?…