Pasqua: 20 dolci tradizionali italiani divisi per regione

Pasqua è per tutti gli italiani colomba e uovo gigante al cioccolato con dentro una sorpresa… ma non finisce qui! Infatti, una cucina ricca come quella italiana, con tradizioni millenarie che variano da regione a regione e addirittura da comune a comune, vanta, ovviamente un infinito elenco di dolci tradizionali di Pasqua.

In moltissimi di questi dolci è presente un uovo sodo, simbolo della resurrezione di Cristo. 

Abbiamo dunque deciso di presentarvene uno per regione:

 

Valle d’Aosta: il Mecoulin

Il Mecoulin è un dolce tipico di Cogne, chiamato anche “Pandoro Dolce”. Nasce originariamente infatti per festeggiare il Natale ma oggi è in generale il dolce regionale delle ricorrenze religiose, inclusa la Pasqua.

Il suo impasto è morbido grazie all’utilizzo della panna e di molte uova. All’intervo tradizionalmente vi si mette l’uvetta. Il gusto è dolce, grazie alla glassatura con miele ed acqua. Spesso viene guarnito con altra panna e cacao.

 

Piemonte: il Salame del Papa

Il Salame del Papa è un dolce semplice e gustoso che non richiede cottura.

Gli ingredienti base sono quelli della tradizione, dalle nocciole pregiate al cacao migliore che vengono impastati insieme a burro, tuorlo d’uovo, biscotti novellini e liquore all’arancia, prendendo la forma di un salame. Lasciato a consolidarsi in frigo, è poi servito a fette.

 

Lombardia: la Resta

Oltre che alla Colomba, la Lombardia è la regione che da i natali ad un altro dolce pasquale molto apprezzato, la Resta o Resca, che in realtà è il dolce che si prepara per la Domenica delle Palme. Tipica della zona di Como, nasce nei primi del Novecento e ha un impasto molo lievitato, simile a quello del panettone.

La sua forma è  inconfondibile, grazie al bastoncino di ulivo infilato al centro. Si tratta fondamentalmente di una focaccia dolce candita dalla pasta gialla e pesante. canditi di cedro e arancia e lievito naturale.

La preparazione richiede tre impasti e molte ore di lievitazione.

 

Veneto: La Fugassa

La Fugassa (ovvero focaccia) è un dolce rinomato ben oltre i confini regionali. Si tratta di un dolce antico, derivato dall’impasto pane lievitato a cui si aggiungevano uova, burro e zucchero. la cottura avveniva nel forno a legna.

Originariamente era il “dolce pasquale dei poveri”, oggi invece la ricetta è stata rielaborata con l’aggiunta soprattutto di alcuni aromi fondamentali, quali marsala, cedro e vaniglia. Le dosi di zucchero e burro sono invece rimaste quelle “povere” delle origini, il che ne fa un dolce tutt’ora molto leggero.

 

Trentino Alto Adige: Corona Dolce Pasquale

La Corona Dolce è un dolce effettivamente a forma di corona fatto con ingredienti semplici e molto morbido grazie alla presenza di molto latte nell’impasto.

La tradizione prevede che venga decorato con uova sode ancora col guscio, abbellito da disegni fatti dai bambini.

 

Friuli Venezia Giulia: Focaccia Friulana

La Focaccia Friulana è un dolce lievitato che, narra la leggenda, persino gli Antichi Romani abbiano assaggiato. Risale infatti con molta probabilità a prima del XV secolo, periodo al quale risale il primo documento che ne parla, proprio in relazione alla Pasqua.

Ingredienti semplici, tipici della cucina familiare, danno un gusto delicato a questa pagnotta dolce e profumata.

 

Liguria: Canestrini o Cavagnetti

I Canestrini (detti anche Canestrelli o Cavagnetti) sono dei cestini di pasta frolla con al cento, intrecciato nella frolla, un uovo sodo.

Vengono regalati durante il giorno di Pasqua e mangiati anche il giorno successivo, come merenda di Pasquetta. Il termine Cavagnetto significa “cestino” in dialetto ligure.

 

Emilia Romagna: Zembela

La Zembela è un ciambellone senza il buco. Una torta non leggerissima, perché include lo strutto,guarnita in superficie con granella di zucchero, oppure miele o frutta candita.

Tradizione vuole che venga sempre inzuppata nel latte.

 

Marche: Crescia Dolce

La Crescia Dolce è la versione da fine pasto della più famosa Crescia salata  e assomiglia molto ,sia nella forma che nel gusto, al panettone.

La ricetta tradizionale prevede una cottura a tre lievitazioni. Nell’impasto classico della Crescia vengono aggiunti zucchero, canditi e uvetta, che convertono il suo sapore in un dolce “non troppo dolce” e dalla consistenza compatta.

 

Toscana: Pasimata

La Pasimata è un pane dolce diffuso soprattutto nella zona di Lucca e, in particolare, nella Garfagnana.

Nato come dolce povero ma dalla preparazione piuttosto lunga (richiede anche due giorni di preparazione!), è un dolce che si prepara dalla Quaresima fino al giorno di Pasqua.

Originariamente aveva la forma e il sapore di un semplice pane dolce; con il trascorrere del tempo è stato ingentilito dall’aggiunta di strutto e zucchero, uova e uvetta.

 

Abruzzo: Soffione di Ricotta Dolce

Il Soffione di Ricotta Dolce è è un dolce tipico abruzzese croccante esternamente e molto soffice all’interno.

Si tratta di  un tortino dolce composto da una pasta molto simile alla frolla, ma preparata con l’olio al posto del burro, con un ripieno di ricotta di pecora, albume montato con zucchero e scorza di limone.

 

Lazio: Pigna Dolce

La Pigna è una ciambella glassata, da gustare durante la classica Colazione Pasquale. Vanta moltissime variabili sia nel Lazio stesso che in altre regioni del Centro-Sud Italia.

La ricetta classica prevede l’aggiunta nell’impasto di liquore e anice. Altre ricette prevedono l’aggiunta di arancia candita, che regala al dolce un profumo ancora più intenso.

Nella zona delle montagne di Aurunci si inseriscono delle uova crude nel mezzo prima di infornarlo.

 

Umbria: Ciaramicola

La Ciaramicola nasce nel perugino ma è il dolce di Pasqua diffuso in tutta la regione. Si tratta di una versione di pizza pasquale dolce dalla pasta rosa per via dell’Alchermes, liquore usato moltissimo nella produzione dolciaria. La sua superficie è ricoperta di meringa e piccole praline di zucchero.

Tradizione vuole che le ragazze preparassero ai fidanzati questo dolce appositamente con i colori della città di Perugia (bianco e rosso) e che rigonfiamenti e gli avvallamenti del dolce dovessero ricordare proprio i vari quartieri della città.

 

Molise: Treccia Dolce

La Treccia Dolce è un dolce molto morbido, che lievitazione per un giorno intero.

L’impasto è così morbido grazie alla presenza delle patate lesse schiacciate, che danno anche corposità. Scorza di limone e qualche cucchiaino di liquore (spesso proprio il limoncello) danno a questo dolce un aroma avvolgente.

 

Campania: Pastiera

Non poteva di certo mancare in questo delizioso elenco la regina delle torte pasquali: la Pastiera Napoletana! Il suo gusto inconfondibile la rende un dolce molto amato da tutti gli italiani e anche dagli stranieri, che ne restano folgorati!

Ogni famiglia ha la sua personale versione della ricetta, ma la base comune resta quella di una elaborata crostata di ricotta insaporita con grano ammollato, scorza candita di cedro e acqua di fiori d’arancio. Spesso vi si trovano anche cannella, vaniglia o scorza d’arancio.

 

Basilicata: Picciddata Lucana

La Picciddata Lucana è un pane (anche salato) tipico della tradizione pasquale decorato con zuccherini colorati in superficie.

Tradizione vuole che le uova sode con guscio vengano incorporate nell’impasto siano sempre in numero dispari perché i numeri dispari portano fortuna.

 

Puglia: Scarcelle

Le Scarcelle sono biscotti decorati e farciti con un uovo sodo con guscio. Sono fatti con una classica frolla aromatizzata con scorza di limone.

Probabilmente il nome vuol richiamare proprio la necessità di “scarcerare” l’uovo dal biscotto. Tradizionalmente si regalano il giorno di Pasqua ai bambini e possono avere la forma più disparata, meglio se personalizzata per chi le riceve.

 

Calabria: Cuzzupa

La Cuzzupa è un dolce dai tanti nomi e dalle tante forme, prodotto su tutto il territorio calabrese nel periodo pasquale.

Di origine orientale, simboleggia la fine del digiuno di Quaresima e la resurrezione di Gesù.

 

Sardegna: Pardulas

 I Pardulas o Casadinas sono dolcetti farciti e cotti al forno con un involucro croccante di sfoglia. Il ripieno è sempre a base di formaggio, ma le ricette possono variare.

Vengono serviti ancora caldi e ricoperti da zucchero a velo.

 

Sicilia: Agnello Pasquale

L’Agnello Pasquale è realizzato con la “martorana” ovvero il marzapane. Si impasta questa pasta reale per realizzare poi nello stampo un agnellino tridimensionale.

Il cuore di questo dolcetto è invece un impasto di pistacchi tritati, acqua e zucchero.

Tradizione narra che venne inventato dalle suore del Collegio di Maria di Favara, piccolo comune della provincia di Agrigento che ancora oggi organizza una sagra apposita. La ricetta venne infine trascritta da una ricca famiglia borghese di Favara nel 1898.

 

Questo è solo un piccolo elenco, ma i dolci regionali di Pasqua sono davvero tantissimi!

Voi, per esempio, cosa porterete domenica sulle vostre tavole?

Autore dell'articolo: Redazione